Accediamo tutti, prima o poi, a una realtà chiamata mondo.
Un paesaggio vasto e desolato, tinto di speranze e di innocenti aspettative.Siamo lì, con le mani oscillanti, trasportati da un vortice di formale smarrimento.
Una realtà dove ognuno di noi riesce ad apparire, pur nascondendosi.Chi non emerge, infatti, è comunque osservato e catalogato come essere, pur vivendo naturalmente come un essere celato.
E’ come un mondo di piccole strade collegate a vie intermedie, e a ognuno di noi è chiesto di spostarsi giorno dopo giorno. Una rete che ci cattura ad ogni impronta.
A volte poi si sbaglia strada, si tenta di sfuggire alla successiva, ma ne è inevitabile l’incontro.
Ogni uomo si dimentica spesso una via ormai lontana, pur mantenendone il sorriso regalato da chi vi abitava.E in questo piccolo ma ingente mondo di strade, incontri e confronti, mai nessuno è poi cosi tanto attento nel memorizzarne i colori.
Golconda (1953) – René Magritte