E’come un ossessione, il lieve contraddirsi.
C’è chi vuole danzare tra i riflessi di una casa di vetro, chi aspira a diffondere un suono attraverso un palco.
E’ un ambire a una realtà più accogliente, un attesa per un soggiorno in una caverna di parole già prescritte.Eppure si resta fermi.
Ci si rinchiude in quattro pareti d’inganno, ci si siede a bocca chiusa, con il terrore che uno sguardo possa incrociare il nostro timore.
Conviene contraddirsi, per saper catturare ogni differenza.
A volte è come aderire alle illusioni senza prenderne dimora.
[Salvador Dalí, Fiori surrealisti – 1938]
Il lieve contraddirsi
8