Il pittore del silenzio

S’incontrarono su una piccola scogliera del sud,

affascinati entrambi dal linguaggio del vento.

 

Lui, fondatore del silenzio, era solito guardare verso il mare, e con un lieve gesto percorrere la linea d’orizzonte.

 

Lei, ammiratrice del sole, mirava invece al tramonto, a cui pareva aspirare quando ne ricalcava i contorni.

 

Si rivolsero lo sguardo, come due specchi sfibrati accolti dalla stessa luce.

 

La donna, indebolita dal tepore, si scoloriva ad ogni passo.

 

L’uomo allora prese il colore,

si abbandonò al presente,

regalò il futuro

e le tinse l’anima.

 

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L’uomo incorporeo

Pareva sciogliersi

il colore

quando la sua voce

oscillava nel

vento.

 

Il silenzio,

ugualmente esposto alla verità,

tremava per

la volontà di svanire.

 

In lui

dimoravano i sogni

di chi li aveva smarriti.

Si adagiavano

sull’ombra del sole,

nei volti

di chi aveva udito

il suo canto.

 

Giornalmente

tramontava

il dolore;

 

in lui, emergeva

la vita.

 

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[Illustrazione di Florian Nicolle]

Eleide

«Signore, le sembra il modo di ammirare una vicinanza?

Lei mostra impeto, ma neppure un rimedio.

Come può eludere il tormento

 

«Eleide, è cosi lieve l’interesse che scorre,

delimita correnti, conosce soltanto impressioni.

Scivola via, e poi da fiume,

o sentimento

trova il suo profeta.

Diventa colore inscindibile».

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[Fotografia di Steve McCurry]