Il pittore del silenzio

S’incontrarono su una piccola scogliera del sud,

affascinati entrambi dal linguaggio del vento.

 

Lui, fondatore del silenzio, era solito guardare verso il mare, e con un lieve gesto percorrere la linea d’orizzonte.

 

Lei, ammiratrice del sole, mirava invece al tramonto, a cui pareva aspirare quando ne ricalcava i contorni.

 

Si rivolsero lo sguardo, come due specchi sfibrati accolti dalla stessa luce.

 

La donna, indebolita dal tepore, si scoloriva ad ogni passo.

 

L’uomo allora prese il colore,

si abbandonò al presente,

regalò il futuro

e le tinse l’anima.

 

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17 pensieri su “Il pittore del silenzio

  1. Ma se il vento non fosse altro che la frustrazione d’un istante?
    Se il silenzio il rammarico per le occasioni perdute?
    Se il sole l’abbaglio d’un amore cancrenoso?
    La luce crea l’ombra, il colore confusione e la nostra anima si perde.

    Ma due anime affini fugano tutte queste oscurità. L’amore, la passione, il coraggio forse ci rendono capaci di dipingere nell’altro un qualcosa di meraviglioso, di spontaneamente eterno.

    Un intervento che ho apprezzato, i pittori dell’anima mi sono sempre piaciuti. 🙂

    • Felice che tu sia andato in profondità, questo testo nasconde sfumature di realtà differenti.
      La luce, come hai appena detto, crea l’ombra, e insieme al colore confonde, rende fragili.
      Due anime affini però hanno la capacità di eludere le difficoltà, e nel momento in cui una delle due possa inchinarsi involontariamente al suo vigore, l’altra saprà dipingervi dentro l’assoluto.

      Grazie per il tuo meraviglioso commento,
      Eleide

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