Resterò ad osservare
le mie nuvole
tramutare in dense
fortezze.
Attenderò il sole
per danzare
in una polvere
di speranze.
E infine,
tra il buio del
castello,
e la solitudine dell’illusione,
prenderò dimora
nel coraggio.
Remerò fino
alla morte,
e raggiungerò
la vita.
[Salvador Dalì – Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet]
Mi piace molto questo “fortezze” che si può intendere come una…fortificazione, castello, bastione….ma anche come la qualità, intesa cioè come “solidità”.
O, per lo meno, questo è ciò che ho percepito io 😀 😀 😀
Giusta intuizione… La fortezza è il prodotto di ogni verità acquisita, una sorta di rifugio dove invece di nascondersi, ci si ricrea giornalmente.
Come hai detto tu, è solidità. Per questo gli anni passano, arriva la morte… ma noi raggiungiamo la vita.
La paura della morte cela la paura per la vita.
Dunque remiamo pure verso la morte, sarà ricerca di vita.
Complimenti e ti auguro di realizzare il percorso di coraggio che ti proponi.
Guido
Belle le tue parole, esattamente ciò che intendevo.
Concetti dissonanti tra loro, spesso, viaggiano nella stessa foresta, quasi a garantirsi un lieto fine.
Grazie mille Guido, buon percorso anche a te.
Eleide
la prima strofa è sublime. bellissima!!! non ho altre parole
Ti ringrazio, Michela!
Felice che ti sia piaciuta,
un saluto!
Mi piacciono le parole evidenziate in grassetto, viene fuori una frase che racchiude un nuovo significato.
“Nuvole danzare nel buoi della solitudine della vita” (ho tolto morte 🙂 )
Profonde le tue poesie, i tuoi versi mi piacciono tanto.
Buona serata e buon inizio di settimana! 🙂
Hai colto la frase enigmatica! Meraviglioso. Sai perchè ho inserito morte? Perchè è necessariamente collegata alla vita. Noi tutti remeremo fino alla morte, ma nel farlo avvolgeremo la vita. (O sarà lei a farlo?)
Grazie mille per le belle parole!
Buon inizio settimana,
un saluto!
Grazie a te 🙂
davvero suggestiva e molto profonda
Ti ringrazio! Ci ho messo l’anima.
Eleide
E’ così,
ogni cosa trova senso nel suo contrario.
E’ un’architettura che percorre un disegno rotondo, riportando il tutto alla meta, che è anche sorgente.
Banale mostruosità e fatale bellezza, insieme.
Sono d’accordo con le tue splendide parole.
Un saluto,
Eleide
Semplicemente bella!
Gabriele
Ti ringrazio!