Da qualche parte, marciando verso il mare, un uomo riesce a scorgere un allucinazione.
Comprende, sfiorandole appena, quelle autentiche forme ingenue.
Stringe a se la camicia di forza, posa con sdegno l’ingannevole maschera.
Vediamo il suo corpo precipitare, e l’anima slanciarsi.
Aprire gli occhi e scoprire il vero.
Bella
Gabriele
Si sente dolore e poi apertura. Liberazione. Bella
Era esattamente quello l’intento… Grazie mille!
Di nulla! 🙂
Togliersi la maschera, quello che è l’effimera apparenza e finalmente liberarsene trovando armonia e pulsione vitale. Molto bella
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bello 🙂 un saluto! 😀
Grazie mille! Adoro il tuo blog.
Un saluto,
Eleide
Ciao! Ma sai che non avevo visto il tuo commento? Che emozione!!! Grazie mille, grazie di cuore 🙂 un abbraccio
…mi riporta alla “prigione” del pensiero in evidenza.
Belli i paesaggi interiori che fai riaffiorare e liberare.
Così vedo il mondo, prigioni di persone che si spogliano e si rivestono di colore.
Il fatto che i miei versi facciano liberare, secondo il tuo parere, non è che il cedere nella fragilità che ci appartiene.
Grazie mille per il complimento, comunque.
Un saluto
Grazie.